Per fare inclusione serve metodo: così la cooperativa Riesco ha costruito un modello vincente di impresa sociale

Articolo di Silvia Toso, illustrazione di Jose Buendia

I grandi marchi hanno da tempo sposato il tema della brand diversity e hanno riposizionato pubblicamente la loro immagine in modo da comunicare all’esterno come agiscono internamente per favorire la diversità aziendale. I consumatori finali sono infatti sempre più sensibili ai temi dell’inclusione e della giustizia sociale e ambientale. I risultati, in termini di ricavi, sembrano essere molto positivi: i brand percepiti dai clienti come maggiormente inclusivi registrano un aumento del fatturato del 23% (dati Brand Diversity Index 2021).

Per le realtà imprenditoriali di piccole dimensioni, valorizzare la diversità in modo autentico non è un percorso facile e intuitivo ma, se ben pianificato e integrato nella mentalità aziendale, puó diventare un vero e proprio punto di forza nell’organizzazione dei processi produttivi e trasformarsi in uno degli asset strategici della propria proposta di valore.

Il nostro suggerimento é ancora una volta quello di andare a cogliere alcuni spunti interessanti dal mondo dell’impresa sociale.

Questa volta vi presentiamo Riesco – RIstorazione E Solidarietà Cooperativa, una cooperativa sociale che dal 2005 offre sul mercato della ristorazione collettiva della provincia di Padova un servizio molto particolare che combina professionalità, cucina salutare, amore per i prodotti del territorio e integrazione di persone con disabilità.

Fragilità al centro

Con la sua esperienza quindicennale, la cooperativa sfida oggi sullo stesso piano competitivo le altre aziende del settore, garantendo la maggior parte del proprio fatturato proveniente dalla fornitura di servizi di ristorazione aziendale per imprese for profit del territorio.

Riesco ha un fatturato che anche nell’anno terribile del Covid-19 ha sfiorato i 4 milioni e mezzo di euro (fra le cooperative sociali in Italia, solo il 18% supera il milione di euro di fatturato, dati Euricse). Tutto è questo reso possibile da 110 socie e soci lavoratori, di cui il 34% con disabilità. Alle persone con disabilità assunte si aggiungono una ventina di persone che in Riesco trovano uno spazio di integrazione sociale attraverso i tirocini concordati con il SIL (Sistema di Integrazione Lavorativa).

Inoltre, direttamente o attraverso i propri partner, Riesco offre e pubblicizza servizi diversificati di:

  • Ristorazione Collettiva e Commerciale
  • Catering e Banqueting (anche per matrimoni)
  • Un bistrò per la pausa pranzo in zona industriale a Padova, con pane biologico SOBON che viene venduto anche Sotto il Salone, in Piazza della Frutta a Padova.

Il modello di comunicazione e marketing di Riesco si basa sulla perfetta combinazione tra professionalità culinaria e integrazione sociale di persone con disabilità e fa della qualità di vita dei suoi collaboratori (e collaboratrici) la base della sua proposta di valore, coniugando professionalità e solidarietà. Nell’ultimo anno in Riesco è stato inoltre attivato un laboratorio di quattro “talents at work”, quattro giovani con autismo che stanno gradualmente contribuendo allo sviluppo della comunicazione della cooperativa: in questo modo le persone con disabilità da “oggetto” del racconto diventano “soggetto”, protagoniste dei contenuti e della loro creazione.

Adattare il contesto alle persone

Alla base della capacità di Riesco sta una filosofia che mette le persone al centro del modello di business rendendo accessibili tutti i processi produttivi e aumentando l’efficacia e l’efficienza del team. Vediamone i principali ingredienti:

  • Contesto adattabile – è il contesto che rende la persona piú o meno disabile e agendo su di esso è possibile amplificare le capacità delle persone coinvolte di rispondere abilmente alle esigenze produttive dell’azienda;
  • Competenze trasmissibili – attraverso laboratori teorico-pratici all’interno di Riesco o di altre cooperative sociali partner diffuse sul territorio é possibile trasmettere le competenze necessarie a lavoratrici e lavoratori;
  • Tutoraggio modulato – all’inizio del percorso le persone con disabilità coinvolte nel percorso di inserimento sono accompagnate e monitorate da dei tutor il cui obiettivo é renderle sempre più autonome, sicure di sé e anche produttive per l’azienda;
  • Rete attiva – La collaborazione costante con le altre realtà sociali del network di Riesco e con gli enti pubblici locali permette di sviluppare percorsi personalizzati e volti all’assunzione.

Un’expertise a servizio delle imprese

Grazie alla sua esperienza pluriennale con il tema della disabilità Riesco ha sviluppato il metodo HABILE per l’inserimento lavorativo all’interno delle aziende, diversificando così i servizi offerti. Con HABILE, Riesco fornisce servizi di consulenza alle imprese per selezionare il personale, definire percorsi formativi e costruire contesti lavorativi in cui le persone con disabilità possano esprimere al meglio le proprie potenzialità, inoltre supporta le aziende nell’identificare agevolazioni e altre opportunità di sviluppo.

Noi di The Rebel Company crediamo nella forza della diversità e sappiamo che valorizzarla strategicamente può fare la differenza, per le piccole imprese, per questo forniamo ai nostri clienti strumenti per comprendere meglio e agire a favore della diversità e dell’inclusione. Se anche tu vuoi capire come rendere la tua organizzazione un luogo piú inclusivo, scrivici a hello@therebelcompany.co e raccontaci la tua storia. Sapremo trovare una soluzione in linea con le tue aspirazioni.


L’articolo è a cura di Silvia Toso, blog editor e co-facilitatrice presso The Rebel Company


Riferimenti e link utili:

Clelia Calabrò
Clelia Calabrò
https://therebelcompany.co

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