Imprese moderne assumono giovani NEET grazie alle agevolazioni fiscali

Articolo di Sofia Falcone, immagine di Brooke Cagle – Unsplash

The Rebel Company è una realtà imprenditoriale che guarda al mondo del lavoro cercando di riconciliare categorie spesso in conflitto l’una con l’altra. Tra queste rientrano da un lato, i giovani lavoratori desiderosi di affermarsi trovando un’occupazione appagante, consapevoli dei loro diritti e doveri nei confronti del datore di lavoro, dall’altro le imprese di piccole e medie dimensioni che vogliono integrare nel loro organico giovani promettenti, ma che spesso non possiedono gli strumenti adeguati per farlo.

CHI SONO I NEET

Esiste tuttavia una terza categoria a cui The Rebel Company guarda con interesse: i NEET (Neither in Education, Employment or Training), ovvero, giovani che non lavorano e non sono iscritti a nessun corso di studio o di formazione. I NEET diventano tali poiché la necessità di trovare un primo impiego non è controbilanciata da un piano chiaro, a livello italiano, di autoconsapevolezza e inserimento nel mondo del lavoro. Tale piano dovrebbe partire dalla scuola per poi continuare, in maniera perpetua, nell’accompagnamento di tutti gli adulti, capaci di lavorare, nelle loro scelte di vita.

Purtroppo questo tipo di accompagnamento è ancora molto lacunoso e aumenta la distanza tra imprese e giovani talentuosi. Lo dimostrano i numeri dei NEET in aumento: se prima della pandemia i NEET erano circa 2.003.000, al quarto trimestre del 2020 il numero è salito a quota 2.066.000. La condizione di NEET si viene spesso a creare nel limbo post-laurea, periodo in cui giovani neolaureat* attivano percorsi di tirocinio a cui non sempre fanno seguito sbocchi lavorativi. Questo fa sì che questi soggetti non rientrino più in nessuna categoria esplicitamente riconosciuta di studio o lavoro, risultando apparentemente inattivi poiché non hanno le possibilità economiche di attivare nuova formazione o di spostarsi per trovare migliori condizioni lavorative.

Questa realtà genera forte pressione sugli individui e può indurre a dei momenti di stasi nella vita professionale e formativa da cui, in seguito, risulta difficile tirarsi fuori. A ciò si aggiunge la complessità di venire a conoscenza delle sporadiche opportunità esistenti, data dalla disomogeneità dei canali comunicativi e informativi. 

STRUMENTI E VANTAGGI PER CHI ASSUME NEET

Per contrastare questo problema, The Rebel Company offre a tutti i suoi interlocutori degli efficaci strumenti di supporto, quali le consulenze e i programmi, che si presentano come un aiuto mirato a fare chiarezza sul proprio percorso e ad effettuare delle scelte oculate nel costruire un futuro più stabile. Tali strumenti sono soprattutto rivolti alle imprese, per renderle più consapevoli del loro ruolo formativo quando assumono giovani, anche per un breve periodo. Fortunatamente esistono anche altri strumenti offerti dalla Legge italiana, di cui è consigliato conoscere la portata.

In seguito all’adozione del Decreto Legge  n°4, 28 gennaio 2019, numerosi giovani privi di impiego e senza una formazione in corso (NEET), hanno beneficiato del ‘reddito di cittadinanza’. La legge ha però previsto, per questa categoria, anche delle misure di inserimento / re-inserimento nel mondo del lavoro. Nello specifico, essa ha previsto che i datori di lavoro che andranno ad assumere NEET che hanno beneficiato del reddito di cittadinanza, potranno godere di un esonero dal versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali a loro carico, per il mantenimento del lavoratore (ex NEET). Tale esonero è previsto nel limite dell’importo mensile del reddito di cittadinanza percepito dal lavoratore (ex NEET), fino ad un massimo di 780 euro mensili, per un periodo non inferiore a cinque mensilità e pari alla differenza tra 18 mensilità e il lasso di tempo in cui si è goduto del reddito di cittadinanza. 

Questa esenzione permette, da un lato, all’ex NEET di reinserirsi, o entrare per la prima volta, nel mercato del lavoro; dall’altro, al datore di lavoro di ottenere un abbrivio iniziale per inserire il neo-lavoratore nel suo organico, senza essere gravato da subito (e per un lasso di tempo di almeno cinque mesi) di oneri fiscali, necessari al mantenimento del lavoratore.

INCLUSIONE GIOVANILE E IL RUOLO DELLE AZIENDE

The Rebel Company ritiene che per quanto alcuni strumenti, come il reddito di cittadinanza, possano rappresentare un importante supporto per l’inserimento lavorativo giovanile, essi non debbano essere gli unici; l’obiettivo primario resta, infatti, quello di acquisire un’autonomia lavorativa. In quest’ottica l’impegno di The Rebel company è di continuare ad interagire con i suoi interlocutori sulle possibilità esistenti a livello nazionale ed europeo per il raggiungimento di questo obiettivo, tramite la diffusione di contenuti informativi e la creazione di programmi e consulenze realizzati in base al bisogno manifestato dalle imprese. 

CONTATTI

Se anche tu stai pensando di attivare strategie di inclusione all’interno della tua azienda, scrivici senza impegno a hello@therebelcompany.co. Capiremo insieme come potremo esserti d’aiuto nell’accogliere giovani NEET.


Articolo a cura di Sofia Falcone, Junior Policy Analyst presso Eftheia
Il testo vuole essere un’indicazione degli strumenti disponibili in Italia e non sostituisce il parere legale di specialisti in materia di diritto del lavoro.


References

Gazzetta ufficiale: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2019/01/28/19G00008/sg

Politiche attive e incentivi all’occupazione: https://temi.camera.it/leg18/temi/tl18_incentivi_all_occupazione.html

Clelia Calabrò
Clelia Calabrò
https://therebelcompany.co

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