L’impresa che valorizza tutte le età: il caso Loccioni

Articolo di Clelia Calabrò, illustrazione di Jose Buendia

Valorizzare la diversità è una delle scelte più diffuse per supportare l’innovazione.
Esistono ormai numerosi studi che provano quanto la contaminazione tra generi, etnie, età scatenino la capacità creativa dei gruppi di lavoro.

Questa però è raggiungibile solo quando i soggetti percepiscono di esserne parte integrante, e non sono invece costantemente minacciati dall’esserne esclusi. Per questo un clima aziendale inclusivo permette agli individui di sprigionare le proprie potenzialità, poiché diminuisce il rischio di isolamento e segregazione che si crea facilmente a causa dei pregiudizi.

Nel caso dei gruppi con forti diversità generazionali, come è possibile superare questi pregiudizi e valorizzare il singolo potenziale evitando forti conflitti? Con la condivisione dei saperi.

Un esempio vincente ci viene offerto da Loccioni, un’impresa marchigiana con outreach globale che si occupa di sistemi di misura e controllo per migliorare la qualità, la sicurezza e la sostenibilità di processi e prodotti industriali. Loccioni viene definita un’impresa eco-centrica, poiché dal suo epicentro nascono progetti che hanno impatto positivo su persone e ambiente del territorio. In Loccioni, le persone sono al centro del valore dell’impresa e vengono considerate nel loro percorso di vita in maniera organica grazie al progetto “L’impresa per tutte le età”, ovvero un sistema di scambio dei saperi che prevede tre livelli:

  • Bluezone, il vivaio per il futuro per studenti di tutte le età con il desiderio di apprendere il lavoro inteso come esperienza progettuale, in cui l’azienda si mette a disposizione delle persone anche con percorsi di orientamento al lavoro
  • Redzone, il lavoro all’interno dell’impresa dove i/le dipendenti sono coinvolti/e come “intrapreneurs”, ovvero problem solvers capaci di guardare oltre l’esecuzione delle attività
  • Silverzone, una rete di oltre 120 imprenditori che ormai in età pensionabile mettono al servizio della comunità la loro esperienza manageriale 

Grazie a questo scambio continuo di saperi, Loccioni si definisce un’impresa della conoscenza:

“Nell’impresa basata sulla conoscenza non esistono dipendenti ma collaboratori, intraprenditori, persone con la capacità di sviluppare impresa dentro l’impresa.

L’organizzazione è orizzontale e i rapporti non si basano sulla gerarchia, bensì sulla fiducia. Ognuno può crescere per merito e passione attraverso il sapere (studio), il saper fare (competenza), il far fare (delega) e il far sapere (comunicazione).

Scuola e impresa convergono, sono integrate nel territorio. L’impresa è scuola di lavoro, progetta percorsi di sviluppo delle competenze e realizzazione dei sogni.”

LoCCIONI

La ricaduta di questo progetto garantisce uno scambio intergenerazionale, interculturale e interdisciplinare che abbatte diffidenze, elimina gli stereotipi e crea valore per territorio e impresa.

L’esempio Loccioni ci insegna che l’inclusione tra generazioni non solo è possibile ma porta grandi benefici sul lungo periodo. La condivisione dei saperi e della conoscenza risultano infatti essere un metodo efficace, applicabile a tutte le realtà imprenditoriali, ma che necessita di una forte volontà per essere realizzata.

The Rebel Company crede fortemente nello scambio generazionale dei saperi, per questo accompagna le aziende nel futuro attraverso l’inclusione di giovani talenti. Se anche tu vuoi capire come rendere la tua azienda un luogo più inclusivo, scopri come scrivendoci a hello@therebelcompany.co

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References

  • Maria Paola Palermi, Loccioni, L’impresa per tutte le etàⓇ in Alessandrini, Mallen Diversity management: genere e generazioni per una sostenibilità resiliente, Armando 2020
  • https://www.loccioni.com/en/people/ 

Clelia Calabrò
Clelia Calabrò
https://therebelcompany.co

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