Articolo di Veronica Armani, Illustrazione di José Buendìa

I “giovani di oggi”: talenti, fannulloni o geni della tecnologia? Scorrendo articoli, riviste e siti web è molto facile incappare in giudizi preconfezionati sulle nuove generazioni. Oggi vogliamo, invece, offrire un quadro che possa aprire uno spiraglio sulla comprensione di queste creature poco mitologiche e molto reali. Ci concentreremo, infatti, sull’analisi degli elementi che caratterizzano i giovani adulti e il loro modo di percepire ed interpretare il mondo lavorativo.

Chi sono i giovani d’oggi?

Iniziamo distinguendo le giovani generazioni in Millennials e GenZ. I primi corrispondono ai nati tra il 1980 e il 1996, i secondi ai nati tra il 1997 e il 2010. 

Ci teniamo a sottolineare che queste divisioni vanno interpretate come mezzi di analisi della realtà e non come veri e propri spartiacque: a riprova  di ciò, il mondo accademico mette continuamente in discussione questi parametri.

Millennials e GenZ si differenziano dalle generazioni precedenti per diversi tratti in comune. Tra questi spicca un maggior livello di istruzione, maggiore mobilità e indubbiamente maggiore esposizione alla tecnologia e internet.  In particolar modo, la GenZ si prospetta essere la generazione con il più elevato livello di istruzione di sempre, più multietnica e più aperta nei confronti della diversità , poiché la più abituata alla contaminazione con culture e contenuti informativi di portata globale. 

Potremmo elencare una lunga lista di avvenimenti che hanno segnato queste due generazioni, ma i più eclatanti sono senza dubbio la crisi finanziaria del 2008 e la crisi socio-sanitaria da Covid19, che hanno radicato un profondo senso di instabilità e assenza di fiducia verso il futuro. L’incertezza è, infatti, il sentimento più diffuso tra  i giovani d’oggi, certamente una delle prime fonti di  stress, ma anche uno dei principali elementi che contribuiscono a renderli un gruppo sociale estremamente flessibile, adattabile e resiliente.

Oltre alla dimensione dell’incertezza, vi sono quattro ambiti principali che influenzano il modo in cui i giovani si approcciano al mondo del lavoro e che contribuiscono a distinguerli dalle generazioni precedenti: tecnologia, ambiente, inclusività sociale e salute.

Vediamoli nel dettaglio nei prossimi paragrafi.

Tecnologia: vivere in un mondo in rapida evoluzione

La rivoluzione di internet, i social media e l’iperconnessione hanno avuto un impatto più che considerevole sui giovani, trasformandone le abitudini, i consumi e i modi di interagire:i Millennials sono nati in un mondo che stava scoprendo la tecnologia informatica, mentre la GenZ è nata e cresciuta con essa come spina dorsale.

Tuttavia, dare per scontato che un/a giovane sappia utilizzare gli strumenti tecnologici è fuorviante, poiché avere accesso ad uno smart-phone, ad esempio, non ci rende automaticamente in grado di creare campagne di contenuti per Social Media. CIoè che rende il loro profilo “tecnologicamente interessante” è il fatto che i giovani sappiano apprendere il funzionamento di contenuti e contenitori tecnologici più rapidamente rispetto ad una persona più adulta.

Inoltre, cambia la percezione, soprattutto della GenZ, della tecnologia stessa: è molto più di uno svago, è un mezzo indispensabile per sentirsi parte della società e per svolgere la maggior parte delle azioni quotidiane. Caratteristica della GenZ, oltre a ciò, è diventare attivamente creatrice di contenuti sui social network, innovando così le possibilità occupazionali del presente e del futuro.

L’impatto principale della tecnologia è rappresentato dall’opportunità di accedere a nuove informazioni 24 ore su 24, su numerosi aspetti della vita, tra cui il lavoro. Ciò permette ai giovani di confrontare aziende e posizioni, consultare recensioni di esperienze e scegliere così in modo più consapevole.  I giovani hanno la possibilità di conoscere e scegliere un impiego che li rappresenti e li faccia sentire utili alle cause in cui si riconoscono.

Il lavoro si trasforma e diventa quindi una delle scelte da compiere informandosi il più possibile sulle opportunità disponibili, dovunque e in qualsiasi modo l’azienda offra ciò che il candidato sta cercando, non solo nel proprio punto geografico di riferimento. In aggiunta a ciò, le ricerche mostrano come la GenZ scelga un datore di lavoro anche in base alla tecnologia che può offrire, escludendo così facilmente tutte le posizioni che non garantiscono una concreta propensione all’adozione del digitale nel mondo lavorativo.

Infine, i giovani credono che la tecnologia e l’intelligenza artificiale siano alcuni degli strumenti per appianare le discriminazioni sul posto di lavoro, permettendo una più equa selezione dei candidati, una più oggettiva valutazione dei risultati svolti, tematica centrale nella loro visione del futuro.

La digitalizzazione e la tecnologia sono quindi elementi imprescindibili nella selezione di aziende interessanti, al passo con i tempi.

Inclusività sociale: vivere supportando le differenze

I giovani rappresentano il gruppo sociale più attento alle questioni dei diritti civili e dell’inclusione sociale, con riferimento alle differenze di etnia, religione, abilismo, orientamento sessuale e di genere. I giovani sentono la necessità di contribuire al miglioramento della società, facendo sentire la propria voce e schierandosi in supporto a chi non può raccontare la propria storia. Ciò si traduce nella ricerca di ambienti lavorativi in linea con i propri valori, e che si facciano promotori di inclusività, ascolto, crescita dei propri dipendenti. La diversità, di qualsiasi tipologia, viene vista dai giovani come un  valore aggiunto, ossia come uno strumento in grado di arricchire progetti e ambienti di lavoro. 

Lavorare a favore della diversità ha quindi il beneficio di trattenere, oltre che attrarre, i migliori talenti, poiché dà vita ad un clima di supporto e potenziamento reciproco, che aumenta la produttività, incrementa la soddisfazione lavorativa e migliora l’immagine verso futuri candidati.

Un esempio di cui abbiamo già parlato sul nostro blog è Loccioni, ovvero l’impresa per tutte le età, dove gli individui vengono assunti non solo per le loro competenze, ma soprattutto per le loro potenzialità. In Loccioni le giovani leve vengono inserite in un progetto di crescita che sia in linea con la crescita dell’azienda, ma anche nell’ottica di crescita del territorio, dove nessuno resta indietro.

Ambiente: vivere in modo sostenibile e a tutela del futuro

Grazie ad esempi come Greta Thunberg e il movimento “Fridays For Future”, la consapevolezza del cambiamento climatico è diffusissima tra i giovani, soprattutto tra le persone appartenenti alla GenZ. 

Un dato solo è sufficiente a dipingere l’importanza attribuita a questo tema: 4 giovani su 10 sono spaventati dall’idea di crescere dei figli, indicando la crisi climatica come minaccia per la futura generazione, mentre 6 giovani su 10 si dicono estremamente preoccupati.

La ricerca della sostenibilità ecologica si ritrova di conseguenza in moltissimi aspetti della loro vita e incontra così le scelte quotidiane (come quelle alimentari o di acquisto di prodotti), le scelte finanziarie (come quelle di investimenti in finanza sostenibile), e le scelte lavorative. Proprio per questo, i giovani tendono a valutare le aziende anche in base al loro impegno nei confronti dell’ambiente, dalla riduzione delle emissioni all’utilizzo di energie rinnovabili, dalla gestione dei rifiuti alla scelta di materie prime di provenienza sostenibile.

Questa visione a lungo termine si traduce anche nello scegliere aziende attente all’impatto ambientale, che si mostrino oneste sia nelle promesse che nei fatti. 

Salute: vivere in modo sano a 360°

Millennials e GenZ, e vanno oltre l’idea che la buona salute si identifichi con l’assenza di malattie. “Stare bene” significa anche avere una alimentazione sana e corretta, fare esercizio fisico e includere anche un certo equilibrio psicologico, e i giovani sono pienamente consapevoli di questo. Sono loro, infatti, soprattutto tramite l’utilizzo dei social, a scardinare lo stigma della salute mentale e diffondere informazioni circa uno stile di vita sano.

Il work life balance diventa pertanto una parte essenziale degli elementi ricercati dai candidati nelle opportunità lavorative.

 Se per certi versi queste modalità di lavoro possono apparire impegnative da gestire, per altri contribuiscono  alla creazione di ambienti sani, aperti alle differenze e, di conseguenza, più performanti – tutte caratteristiche in linea con i tratti distintivi delle nuove generazioni di cui parliamo in questo articolo.

La tematica del benessere è altrettanto importante per i giovani, e si traduce nella ricerca di aziende che siano in grado di garantirla attraverso offrire comunicazione trasparente e spirito di collaborazione, spinta dall’apprendimento continuo e cura delle dinamiche di squadra, flessibilità sugli orari e luoghi di lavoro.

Come, dunque, i giovani talenti arricchiscono le nostre aziende?

Sottolineiamo naturalmente che non desideriamo promuovere qui una generalizzazione di tutte le persone della Gen Millennial o della GenZ, poichè ciò porta spesso a risultati poco attendibili: sarà sempre fondamentale per ciascuna azienda considerare e valutare i candidati come singoli individui e per le loro specifiche potenzialità.

Tuttavia, possiamo concludere che per le nuove generazioni, il lavoro è uno stile di vita e come tale deve rispecchiarli il più possibile. Questo è il dato che emerge con più forza dalle analisi condotte negli ultimi anni. Il lavoro rappresenta una delle scelte esistenziali che i giovani devono compiere e cercano le opportunità più in linea con i loro valori di innovazione, inclusione sociale, sostenibilità e salute psico-fisica.

Questi elementi, insieme alla costante sensazione di un mondo immerso nell’incertezza del futuro, rendono i giovani i candidati ideali a cui rivolgersi per rendere il proprio ecosistema lavorativo aperto alla flessibilità, al continuo apprendimento (life-long-learning) e alla ricerca di un impatto positivo sull’ambiente e sulla società.  I giovani sono la categoria più consapevole su questi temi e la più interessata, di conseguenza, a mettere in atto quotidianamente una spinta verso l’innovazione.

Le aziende non possono che cogliere questa enorme opportunità: ci sono risorse umane disponibili, motivate, formate per essere un indispensabile supporto in questa epoca di rinnovamento e rapida creazione del futuro. Queste sono le generazioni che vogliono (e possono) sconvolgere lo status quo, arricchendo così le nostre imprese del loro valore aggiunto. Sono generazioni con un respiro internazionale, altamente istruite, aperte all’uso di nuove tecnologie, consapevoli dei grandi cambiamenti epocali del nostro tempo, disponibili a rendersi protagoniste di un nuovo modo di pensare il lavoro. 

La grande sfida delle aziende di oggi sarà quella di cogliere questa opportunità, una giovane opportunità verso il futuro.

Da dove cominciare?

Anche tu vorresti creare un’azienda a prova di giovani ma non sai da dove cominciare?
Raccontaci la tua storia, The Rebel Company è qui per te.
Scrivi a hello@therebelcompany.co e capiamo insieme come dare spazio alle tue aspirazioni.
Ti aspettiamo!


REFERENCES:

Clelia Calabrò
Clelia Calabrò
https://therebelcompany.co

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *